E’ noto che l’idrogeno non è una vera fonte di energia ma un mezzo di contrasto all’inquinamento e in particolare a quello urbano. Qualcuno ha polemicamente detto che, con l’idrogeno, si toglierà l’inquinamento dalle città per portarlo nelle periferie.
Ma, le notizie provenienti dalla Svezia, sembrano smentire questa tesi ed aprono una nuova e promettente via all’impiego dell’energia proveniente dal sole.
In Svezia si sta studiando un sistema di natura termochimica che utilizza l’irradiazione solare concentrata per produrre zinco (Zn) a partire dall’ossido di zinco (ZnO) con l’impiego di materiali corbonacei.
Con la perdita dell’ossigeno, lo zinco, ha acquisisce un’energia potenziale che può essere trasformata direttamente in elettricità usando delle pile allo zinco o può essere usata per la produzione di idrogeno puro trattando lo zinco con vapore acqueo.
In tutti i due casi si riproduce, con una emissione minima di CO2, l’ossido di zinco che sarà di nuovo trattato nella centrale solare. Un ciclo completo che permetterà, se reso efficiente, di trasformare l’energia solare e di stoccarla con facilità.
Un metodo alternativo a quello naturale che utilizza la fotosintesi clorofilliana per produrre biomasse.
Categoria: Generazione
Centrale ad idrogeno a Porto Marghera
L’Enel investirà 40 milioni di euro per costruire la prima centrale elettrica ad idrogeno di dimensioni industriali del mondo. La regione Veneto contribuirà con 4 milioni di euro per la realizzazione dell’opera con l’intento di far nascere un polo dell’idrogeno nell’area industriale di Porto Marghera.